martedì 30 settembre 2008

Tarte tropezienne...



Attenzione!!!
Sconsiglio la lettura a chi è a dieta.


Questa torta io non l'avevo mai magiata, e neanche la conoscevo.
Poi mi è stata raccontata.... chi l'ha mangiata sul posto... non l'ha dimenticata...

La sua patria è Sain Tropez e sembra che sia stata Brigitte Bardot a battezzarla "Tarte tropezienne" negli anni cinquanta durante le riprese del film "E dio creò la donna".

Non avendo assaggiato l'originale mi sono documentata, ho assemblato un po' di ricette, ho fatto un po' di testa mia, ed ecco il risultato....




Il procediemento è lungo (non difficile) e si compone di più parti, ma ne vale la pena.


Brioche (MdP)
450 gr di farina manitoba
50 gr di zucchero a velo
3 uova
125 gr di burro
125 gr di latte
1 bustina di lievito di birra secco
1 pizzico di sale
1 tuorlo
zucchero semolato

Prima di tutto sbattere le tre uova, sciogliere il burro e intiepidire il latte.
Mettere nel cestello della macchina del pane la farina setacciata con lo zucchero a velo e il sale, il lievito, aggiungere le uova, il latte e il burro.
Azionare la funzione impasto+lievitazione.
Se non si usa la MdP impastare gli ingredienti e lievitare 2 ore.
Togliere la pasta dal cestello, lavorarla velocemente e lasciarla lievitare per un'ora in un contenitore coperto con un telo.
A questo punto mettere l'impasto in uno stampo a cerniera diametro 26 cm, con il fondo ricoperto di cartaforno, pennellare la superficie con il tuorlo sbattuto e cospargere con abbondante zucchero semolato.
Lasciare lievitare ancora mezz'ora e poi cuocere.

Cottura in forno preriscaldato a 180°C per 35/40 minuti


Crema pasticcera
1 lt di latte
1 bacca di vaniglia
6 tuorli
150 gr di zucchero a velo
100 gr di farina 00

Bollire il latte con la bacca di vaniglia tagliata per il lungo, e lasciare insaporire.
Sbattere velocemente i tuorli con lo zucchero, aggiungere delicatamente la farina setacciata e poi il latte bollente filtrato.
Cuocere un paio di minuti, la crema deve essere molto compatta, quasi collosa.
Trasferire in una ciotola, coprire con la pellicola, in modo che aderisca bene alla crema (così raffreddandosi non forma la crosticina) e far raffreddare in frigo.


Crema al burro
1 cucchiaio di acqua
50 gr di zucchero a velo
2 tuorli
200 gr di burro morbido

Bollire l'acqua con lo zucchero.
Con la frusta elettrica sbattere i tuorli e aggiungere a filo lo sciroppo bollente.
Così facendo siamo tranquilli, le uova sono pastorizzate e non c'è più rischio di salmonella (che è il mio terrore, cerco sempre di non usare uova crude!)
Sbattere fino a che il composto è chiaro e gonfio.
A questo punto aggiungere il burro, come dicono i pasticceri, a pomata.
Far raffreddare.
Non mettere in frigo diventerebbe troppo solido e non si riuscirebbe ad amalgamare bene alla crema pasticcera.


Assemblamento
Unire le due creme e mettere la crema ottenuta per un'oretta in frigo.
Tagliare trasversalmente la brioche e farcire con tutta la crema.
Sembra tanta, ma ci vuole tutta.
Fa raffreddare in frigo un paio d'ore prima di servire.



Al contrario di come può sembrare è un dolce molto leggero al palato, la pasta brioche è molto soffice (ricorda l'impasto del panettone, ma meno dolce), e la crema è ottima.
Con queste dosi è sufficiente per una quindicina di persone.


venerdì 26 settembre 2008

Partecipo anch'io al Pizza Gourmet!

Ho deciso di partecipare anche io al "Pizza Gourmet" di Precisina con questa pizza:

"UN'IDEA PER BAMBINI"

pubblicata in questo post:

lunedì 7 aprile 2008

Luigi e la "vera" pizza

Una pizza che ride si mangia sempre volentieri!!!

La mia ricicloricetta



A pranzo sono sola, e in genere mi arrangio con uno spuntino... ma oggi... non ci vedo più dalla fame... e il frigo è vuoto. Unici superstiti: una fetta di petto di pollo, una carota e una cipolla.
(Potrei partecipare alla ricicloricetta, peccato che sono in ritardo)


Ingredienti per una persona affamata:
100 gr di pasta
1 fetta di petto di pollo
1 carota
cipolla a piacere
salsa di soya shoyu
olio extravergine


Faccio cuocere la pasta in abbondante acqua salata.
Intanto taglio la carota a julienne, il petto di pollo a piccoli bocconcini e la cipolla a fettine sottili.
Meto tutto in una padella con poco olio e faccio rosolare a fuoco vivo, aggiungo una spruzzata di salsa di soya (io abbondo perchè mi piace un sacco!) e non salo.


sarà la fame, ma è buonissimaaaa!!

Con molto ritardo... RINGRAZIO PER I PREMI!!




Grazie a:

ARIANNA
MANU
MAYA
LUIGI

Sono molto contenta per i premi, ma sopratutto per la stima e l'amicizia che mi dimostrate passando di qua.



Ringrazio ancora manu che mi ha assegnato anche il trofeo dell'amicizia, che non sono riuscita ad incollare..... credo di essere l'unica al mondo...

venerdì 19 settembre 2008

Panna cotta allo zafferano


I piatti a casa nostra sono ciclici... periodi che propongo sempre la stessa cosa e poi la dimentico. In questi giorni ho visto questo dolce e mi è venuta voglia di prepararlo dopo tanto tempo che era rimasto nel cassetto.
Questa è la mia versione:


Ingredienti per 6 bicchierini

200 gr di panna liquida
100 gr di latte
50 gr di zucchero
1 foglio piccolo di colla di pesce
1 pizzico di pistilli di zafferano

150 gr pesche sciroppate
40 gr zucchero
2 cucchiaini di succo di limone
1 cucchiainio di pectina (quella per marmellate)


Preparare la salsa di pesche: frullare le pesche con lo zucchero e la pectina, far bollire per non più di 1 minuto, poi aggiungere il succo di limone.
Distribuire il composto in 6 bicchierini e raffreddare in frigorifero.

Nel frattempo preparare la panna cotta: ammollare la colla di pesce in acqua fredda.
Scaldare, senza far bollire, la panna con il latte e lo zucchero.
Togliere dal fuoco e aggiungere la colla di pesce strizzata.

Versare nei bicchierini sulla salsa di pesche con delicatezza e far raffreddare almeno 5/6 ore in frigorifero.


martedì 16 settembre 2008

Il bruco panino


Panini molto soffici da farcire per un buffet.

Ingredienti:
650 gr di farina o
350 gr di latte
60 gr di burro
1 uovo
1 bustina di lievito di birra secco
3 cucchiaini di miele fluido (tipo acacia o millefiori)
2 cucchiaini di zucchero
10 gr di sale

Come al solito ho utilizzato la macchina del pane, messo tutti gli ingredienti nel cestello e avviato il programma impasto e lievitazione.
A lievitazione ultimata, ho preparato le palline, le ho sistemate, ben distanziate su teglie foderate con cartaforno e lasciato lievitare per 45'/1ora.

Cottura: 180°C per 10' circa (fino a che assumono un colore appena dorato).


Se si preferisce impastare manualmente, lievitare per 2 ore.
Se, prima della seconda lievitazione, si pennella la superficie dei panini con uovo sbattuto rimarranno belli lucidi (io non l'ho fatto).
Con queste dosi ho preparato 45 panini dividendo l'impasto in palline da 25/30 gr l'una.
Si possono preparare con un giorno di anticipo: far raffreddare bene i panini e conservarli a temperatura ambiente in sacchetti da freezer ben chiusi.

martedì 9 settembre 2008

Mamma, vero che.........



Laura
: "mamma, vero che... quando ero nella pancia ero tutta schiacciata... io ero sotto e Ale e Elena sopra e... mi davano sempre i calci?"

Io: "si è vero , eri un po' schiacciata e forse ti davano qualche calcio... ma perchè nel pancione c'era poco spazio...."

Alessandro: "mamma, vero che... quando eravamo nella pancia dormivamo sempre?"

Io: "quasi sempre... qualche volta facevate anche le capriole e davate qualche calcetto!!"

Elena: "mamma, ma... nella pancia avevamo i lettini?" (??!??)

Io: "no Ele!" (ci mancavano solo i lettini!)

Alessandro: " mamma, vero che..... mangiavamo con un tubo attacato al belico della pancia? Tu masticavi bene, bene poi... passava tutto nel tubo e noi mangiavamo.... ma io mangiavo tutto... tutto quello che mangiavi tu? Anche le carote e i peperoni?" (che lui detesta)

Io: "più o meno!"

Alesandro: "mamma, ma che schifo..."

Laura: "mamma, vero che... luigi era solo nella pancia?"

Io: "sì, lui era solo"

Laura: "povero luigi, tutto solo!"

Elena: " mamma... ma come abbiamo fatto a uscire dalla pancia?"

Io: .......................................!

lunedì 8 settembre 2008

Orzo-lemon...... scopiazzando qua e la


Sono sempre alla ricerca di ricettine di bevande adatte ai bambini.
Non mi piace dargli le solite bibite gasate, piene di coloranti e zucchero.
Qualche giorno fa sbirciando qua e la, ho letto questo post e subito... copio e incollo e.... produco.
Ai miei figli l'ho proposto come orzo-lemon (già il nome li ha entusiasmati), creando un po' di aspettativa, poi glie l'ho servito bello fresco, ed è stato un successo!!!


Ingredienti:
75 gr di orzo perlato
1 1/2 lt di acqua
1 pizzico di sale
3 limoni biologici
4 cucchiai di zucchero di canna


Procedimento:
Far bollire l'acqua con il pizzico di sale, l'orzo e le bucce dei limoni per 2 ore a fuoco molto basso con coperchio semichiuso.
A cottura ultimata filtrare e travasare il liquido ottenuto in una brocca, aggiungere il succo dei limoni spremuto e filtrato e lo zucchero.
Servire fresco.


Come al solito ho usato al posto dello zucchero bianco quello di canna, in questo caso gli dà anche un aroma in più.

venerdì 5 settembre 2008

Hot dog? Ma con lo stecco!



Dalle loro facce è chiaro che sono piaciuti!
Sono semplicemente wurstel arrotolati nella pasta lievitata.


Ingredienti:

250 gr di farina
125 gr di acqua
25 gr olio
10 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaino raso di sale

12 wurstel (quelli piccoli)

maionese e ketchup a piacere



Preparazione:

Con la farina, l'acqua, l'olio, il lievito di birra e il sale preparare la pasta.
Stenderla, senza lievitazione, in un rettangolo di spessore mezzo centimetro.
Asciugare i wurstel e arrotolarli con l'impasto, facendo attenzione a chiuderli bene.
Sistemarli sulla placca e lasciare lievitare anche due ore.

Cottura: forno caldo 180°C per 15 minuti circa

Dopo il primo morso si possono condire con maionese e ketchup.

Mi sento... grigia...

E' un periodo che mi sento proprio così... grigia, come dire... svogliata.
Ho tante cose da fare... ma non trovo mai il momento giusto, ho tante idee... ma non ho voglia di metterle in pratica.
Ma la vita continua... il grigio tornerà bianco, magari... rosa (rosa mai, non sono proprio il tipo), forse lilla...

lunedì 1 settembre 2008

La crostata... intollerante, vegana e anche macrobiotica


Una crostata che possono mangiare gli intolleranti ai latticini e alle uova, i vegani e anche chi segue un'alimentazione macrobiotica (molto restrittiva: no uova, no latticini, no zucchero, oltre a altri divieti).
Devo dire però che l'anno apprezzata tutti, grandi e anche piccoli.



Ingredienti per una taglia grande:

400 gr di farina 0
oppure:
250 gr di farina 0 e 150 gr di farina integrale
5 cucchiai di malto di orzo
5 cucchiai di olio di girasole
q.b. succo di mela o altro
una grattata di buccia di limone
un pizzico di sale

marmellata


Procedimento:

Impastare tutti gli ingredienti, aggiungere succo quanto basta per ottenere
un impasto morbido, tipo frolla (rimane però più elastico).
Far riposare 1/2 ora.
Rivestire una teglia con cartaforno e stendere la pasta. Coprire con marmellata a piacere.

Cottura: 180°C per 30 minuti circa (controllare spesso!!)

Io ho usato questa marmellata che non contiene zucchero bianco, ma miele e poco zucchero di canna, per rendere la crostata adatta anche alla dieta macrobiotica.