... post nostalgico di una quarantenne!!
Quando ero bambina a merenda si mangiava pane olio e sale, o pane e marmellata, o pane burro e zucchero, anche la nutella o l'uovo sbattuto, ogni tanto... la brioscina confezionata che poteva essere il buondì, la girella o la brioss ferrero.
(non so se non ricordo bene, ma secondo me erano le uniche brioches industriali sul mercato)
Tra le tre la mia preferita era il buondì.
Allora ci ho provato...
...ed ecco la ricetta del (quasi) buondì, un po' meno soffice, ma il sapore è proprio quello di una volta....
ingredienti
300 gr di farina di forza
75 gr di zucchero
2 cucchiaini di lievito di birra disidratato
2 uova
60 gr di burro fuso (raffreddato)
1 pizzico di sale
1/2 bacca di vaniglia
scorza di limone
30 gr di farina di mandorle
30 gr di farina di nocciole
50 gr di zucchero
1 albume
granella di zucchero
procedimento
- Miscelare farina, zucchero, lievito, i semi della vaniglia e una grattata (non troppo) di scorza di limone.
- Aggiungere le uova e iniziare a impastare, aggiungere il burro freddo e il pizzico di sale, impastare almeno una decina di minuti.
- Mettere in una ciotola imburrata, coprire con pellicola per alimenti e lasciare in frigo per tutta la notte.
- Al mattino prelevare l'impasto e stenderlo con un mattarello allo spessore di 1 centimetro. Tagliare dei rettangoli con un coltello affilato (io li ho fatti piccolini circa 3x5), sistemarli su una placca foderata di cartaforno e lasciarli lievitare 3 ore.
- Preparare la glassa: mescolare la farina di nocciole con quella di mandorle e lo zucchero, aggiungere un po' per volta l'albume, fino ad ottenere una glassa piuttosto consistente (se è troppo morbida scivola dalla superficie della brioche) e, delicatamente, versarne un po' su ogni merendina; decorare con la granella.
- Cuocere in forno a 180°C per 10 minuti.