giovedì 25 febbraio 2010

il (quasi) buondì si vede dal mattino...



Posted by Picasa

... post nostalgico di una quarantenne!!



Quando ero bambina a merenda si mangiava pane olio e sale, o pane e marmellata, o pane burro e zucchero, anche la nutella o l'uovo sbattuto, ogni tanto... la brioscina confezionata che poteva essere il buondì, la girella o la brioss ferrero.
(non so se non ricordo bene, ma secondo me erano le uniche brioches industriali sul mercato)
Tra le tre la mia preferita era il buondì.

Allora ci ho provato...

...ed ecco la ricetta del (quasi) buondì, un po' meno soffice, ma il sapore è proprio quello di una volta....



ingredienti
300 gr di farina di forza
75 gr di zucchero
2 cucchiaini di lievito di birra disidratato
2 uova
60 gr di burro fuso (raffreddato)
1 pizzico di sale
1/2 bacca di vaniglia
scorza di limone
30 gr di farina di mandorle
30 gr di farina di nocciole
50 gr di zucchero
1 albume
granella di zucchero



procedimento
  • Miscelare farina, zucchero, lievito, i semi della vaniglia e una grattata (non troppo) di scorza di limone.
  • Aggiungere le uova e iniziare a impastare, aggiungere il burro freddo e il pizzico di sale, impastare almeno una decina di minuti.
  • Mettere in una ciotola imburrata, coprire con pellicola per alimenti e lasciare in frigo per tutta la notte.
  • Al mattino prelevare l'impasto e stenderlo con un mattarello allo spessore di 1 centimetro. Tagliare dei rettangoli con un coltello affilato (io li ho fatti piccolini circa 3x5), sistemarli su una placca foderata di cartaforno e lasciarli lievitare 3 ore.
  • Preparare la glassa: mescolare la farina di nocciole con quella di mandorle e lo zucchero, aggiungere un po' per volta l'albume, fino ad ottenere una glassa piuttosto consistente (se è troppo morbida scivola dalla superficie della brioche) e, delicatamente, versarne un po' su ogni merendina; decorare con la granella.
  • Cuocere in forno a 180°C per 10 minuti.

martedì 16 febbraio 2010

per carnevale ho lavorato una settimana....

...ed ecco il risultato!!!


la coccinella, la farfalla, l'astronauta e il pipistrello


fronte...




... e retro

martedì 9 febbraio 2010

gli zuccherini di maremma (MdP)




Ingredienti:
600 gr di farina di forza
150 gr di zucchero
100 gr di acqua tiepida
100 gr di latte
50 gr di burro
50 gr olio di arachide
2 uova
1/2 cubetto di lievito di birra
1/2 bacca di vaniglia (solo semi)
una grattata di scorza di imone
1 pizzico di sale
zucchero a velo


  • In una ciotola sciogliere il lievito nell'acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero. Lasciare riposare fino a quando ha una bella schiuma.
  • Con il liquido fermentato e un po' di farina (circa 100 gr) fare un impasto morbido e riposare mezz'ora.
  • Sbattere le uova con lo zucchero, il pizzico di sale, i semi della vaniglia e la scorza di limone.
  • Nel cestello della MdP mettere la farina rimasta, il panetto levitato, il composto di uova, il burro morbido e l'olio. Impostare la funzione impasto+lievitazione (funzione dough, durata 1 ora e trenta minuti).
  • A funzione ultimata prelevare l'impasto e fare delle palline (dimensione noce). Sistemarle ben distanziate sulla placca da forno e farle riposare 10 minuti. fare un foro centrale con il dito. Lievitare 30/40' nel forno spento.
  • A lievitazione ultimata spolverare con lo zucchero a velo e cuocere 10 minuti in forno a 200°C.
  • Spolverare, ancora calde, con zucchero a velo.



(ricetta di paola lizzari -vista qui- adattata da me per la MdP)


mercoledì 3 febbraio 2010

vellutata di piselli con robiola




Ingredienti per 6 porzioni

500 gr di piselli
400 gr di patate (circa)
1 scalogno grande
1 noce di burro o 2 cucchiai di olio
1 lt di brodo vegetale
robiola, quantità a piacere



  • Stufare lo scalogno affettato con il burro (oppure l'olio extravergine).
  • Aggiungere i piselli e le patate a tocchetti piuttosto piccoli, far insaporire per 5 minuti.
  • Coprire con il brodo vegetale e cuocere per 30/40 minuti.
  • Frullare con il minipimer, poi passare al setaccio per eliminare i residui di bucce.
  • Servire la vellutata calda con bocconcini di robiola.

lunedì 1 febbraio 2010

una specie di torta mimosa all'amaretto e cioccolato




Ingredienti

1 pan di spagna diametro circa 25 cm

(per la crema)
3 tuorli
100 gr di zucchero
20 gr di farina
100 ml di liquore Amaretto
100 ml di acqua
70 gr di amaretti sbriciolati grossolanamente
70 gr di cioccolato fondente in scaglie
400 gr di panna montata

(per lo sciroppo)
50 gr di zucchero
50 ml di acqua
4 cucchiai di liquore Amaretto

zucchero a velo


  • Preparare lo sciroppo: bollire per 5 minuti l'acqua, il liquore e lo zucchero. Lasciare raffreddare.
  • Preparare la crema: scaldare, senza bollire, l'acqua e il liquore. Mescolare i tuorli (non sbattere) con lo zucchero, aggiungere la farina e versare il liquido caldo. Cuocere fino a che la crema si è addensata. Raffreddare coprendo con la pellicola per evitare che si formi la crosticina.
  • Aggiungere alla crema, perfettamente fredda, le scaglie di cioccolato e gli amaretti sbriciolati. Poi unire delicatamente la panna.
  • Tagliare un disco di pan di spagna, spessore 1 cm, e bagnarlo con lo sciroppo. Ricorire con la crema e dare la forma di una cupola. Mettere in frigorifero per almeno un'ora.
  • Tagliare il pan di spagna rimasto a dadini di 1 cm, stenderli in una teglia e cospargerli con zucchero a velo. Infornare a 190°C per pochi minuti, finchè saranno croccanti.
  • Sistemare sulla crema i cubetti croccanti e spolverare con zucchero a velo.

(Libera interpretazione di "Soffio d'amaretto" dal blog Profumo di lievito)


Come ho preparato il pan di spagna:
Montare a neve ben ferma 5 albumi con 80 gr di zucchero. Montare a lungo 5 tuorli con 80 gr di zucchero, poi aggiungere gli albumi (precedentemente montati) con movimento delicato dal basso verso l'alto.
Unire 150 gr di farina setacciata con 50 gr di fecola, 1 cucchiaino da caffè raso di lievito per dolci, un pizzico di sale.
Cuocere il fono statico a 170°C per 25/30 minuto, coperto con un foglio di cartaforno.
Per tagliare più facilmente il pan di spagna è meglio prepararlo il giorno prima.